Concerto e Lettere: la musica occupata nelle scuole

Chi ha detto che la scuola deve essere per forza una cosa solo seria, fatta di libri, studio a casa e a compiti in classe? Da qualche anno a questa parte scuole ed atenei sono spesso la sede di concerti di vari generi musicali da parte di gruppi più o meno famosi, e oggi sono sempre più gli istituti che sono all’avanguardia in questo settore.

Prendiamo l’esempio della Scuola Normale Superiore di Pisa, in cui la musica è entrata più di 40 anni fa, quando per la maggior parte degli istituti non era ancora consuetudine.

A dare impulso al progetto fu Gilberto Bernardini, il direttore della Scuola di allora, che decise di aggiungere la musica classica alle varie attività che gli studenti erano chiamati a svolgere, in quanto si riteneva che essa potesse essere fornte di arricchimento culturale ed intellettuale. L’unione del Bernardini con il maestro Piero Farulli diede vita, nel 1967, alla serie dei Concerti della Normale.

La direzione di questi concerti è passata sotto la direzione di Piero Farulli, primo direttore storico, poi Andrea Mascagni, Carlo de Incontrera e Jeffrey Swann.

Molto interessante è anche il progetto Musicascuola, organizzato a Bologna, per portare la musica in tutte le scuole del capoluogo e della provincia, siano esse primarie e secondarie (liceo scientifico, classico e tanto altro).

Tante anche le scuole musicali italiane, tra cui quella di Testaccio, una scuola popolare di musica che organizza la rassegna Musica & Musica, arrivata al 29° anno di vita, tutta una serie di concerti per bambini e ragazzi.

La musica e la scuola è un binomio unico, che ogni istituto, di ogni ordine e grado, dovrebbe prendere in considerazione per i propri alunni. Le 7 note fanno sognare, aiutano a pensare e a rimanere concentrati, ampliano gli orizzonti e danno modo di condividere tante cose. La passione per la musica è una di quelle cose che aiuta le persone ad avvicinarsi, dà modo di vivere in un mondo che non è quello dei social, della tecnologia e degli smartphone.