Quanto frutta l’AAMS allo Stato

Solo nel 2014 lo Stato italiano ha incassato 8 miliardi di euro da videogiochi, slot machine e scommesse. Ma quanti siti sui casino online esistono nella rete?

Il dato è di due anni fa ma è in continuo aumento: l’Erario italiano incassa moltissimi soldi dal mondo del gaming e gambling online, e quindi da slot machine, videolottery, roulette, blackjack, poker, scommesse, gratta e vinci, superenalotto e bingo. Un universo infinito, che attrae come una calamita milioni di italiani, che sognano ad occhi aperti di indovinare sei numeri che possono cambiare la vita, di vincere una partita a Texas Hold’em come i grandi giocatori della tv oppure di diventare un Turista per sempre.

Lo Stato non può fare a meno di questo mercato, perché l’indotto ricavato è enorme: nel 2014 l’AAMS ha fruttato 8 miliardi, mentre nel 2015 ha superato i 10. Sempre rimanendo in tema di cifre, fa impressione quanto i cittadini nell’annata 2014 abbiano speso per le loro puntate: 84 miliardi di euro, con lo Stato – che si occupa di gestire il gioco distribuendo le varie concessioni – che guadagnava qualcosa come 15.220 euro al secondo. Solo in Lombardia i meneghini hanno puntato 13 miliardi, mentre nel Lazio 7,6.

Il fenomeno del gaming online è sempre più in ascesa: ma quali sono i numeri prodotti da questa fetta della torta?

Una parte non indifferente di questo incredibile giro d’affari è quella proveniente dai casino: oltre a quelli reali (celeberrime alcune case da gioco come Saint Vincent, Sanremo, Campione e Venezia), ormai hanno preso sempre più piede i giochi presenti nel web. Ma quanti siti sui casino online esistono nella rete? In Italia almeno 500 (basta visitare il sito dell’AAMS per capire le dimensioni di questo fenomeno), per un mercato che – sempre con riferimento al 2014 – ha fruttato una spesa complessiva da parte dei giocatori, al netto delle vincite, di 726 milioni di euro. Solamente i casino game, con le sue roulette e slot, ha fatto registrare il record di 255 milioni. Non male, vero?